Tennis
Cinque curiosità sul gioco del Tennis
Lo sapevate che….
1. QUANTO PUÒ DURARE UNA PARTITA DI TENNIS? Il tennis, come anche altri sport, non ha limiti di tempo. Per vincere una partita, un giocatore deve aggiudicarsi un certo numero di set, indipendentemente da quanto tempo ci metterà. La maggior parte delle partite di tennis dura da due a tre ore. Pochi match si estendono oltre, soprattutto dal 1973, quando la federazione internazionale ha introdotto la regola del tie-break. Ma ci sono delle eccezioni.
2.PERCHÉ LE PALLINE DA TENNIS SONO “PELOSE”? La peluria permette un miglior controllo del colpo da parte del giocatore: se non ci fosse, la palla schizzerebbe via in modo incontrollabile, mentre grazie a essa le corde della racchetta fanno per un attimo presa sulla palla, comprimendola e consentendo al tennista di impostare il colpo desiderato e di accentuare gli effetti.
La seconda funzione dei peli è aumentare la resistenza all’aria della pallina, diminuendone la velocità e riducendone il rimbalzo. Quando infatti si usano palle consunte e ormai prive di peluria, al momento del rimbalzo tendono a scivolare via sulla superficie del campo. In fase di fabbricazione, la peluria è fatta sollevare dal feltro di copertura dell’anima di gomma, grazie a potenti getti di vapore.
3. PERCHÉ I TENNISTI GUARDANO LE PALLINE PRIMA DI SERVIRE? Per scegliere quale convenga utilizzare tra quelle a disposizione, e non semplicemente, come si potrebbe pensare, la più nuova. Negli incontri professionistici di tennis dopo 7 giochi dall’inizio del match (e ogni 9 giochi dal primo cambio in poi), gli atleti servono con palle nuove e chi è alla battuta è solito avvertire l’avversario alzando in alto la mano e stringendo nel pugno una pallina ancora immacolata.
Questi cambi sono previsti perché, a forza di rimbalzare e subire i violenti colpi dalle racchette e dal terreno, le palline si sgonfiano rapidamente, alleggerendosi e variando le caratteristiche del rimbalzo. Via via che queste perdono peso, molti tennisti approfittano dell’inversione di campo (prevista ogni due giochi) per cambiare la propria racchetta, non perché i colpi allentino la tensione delle corde della stessa, al contrario per scegliere l’attrezzo le cui corde siano tarate in maniera più adeguata al livello di usura raggiunto dalle palline in uso al momento.
4. A COSA SERVONO I PEZZI DI PLASTICA CHE I TENNISTI APPLICANO SULLA RACCHETTA? I cosiddetti dampeners (ammortizzatori) sono dei pezzettini di plastica simili a spillette che molti tennisti fissano sulle corde della propria racchetta nella parte più vicina al manico allo scopo di smorzare le vibrazioni prodotte dall’impatto con la pallina. Noti in italiano come ferma-corde o gommini, sono molto utili per la salvaguardia delle articolazioni di polso, gomito e braccio, soprattutto per quei tennisti che basano il loro gioco sulla potenza. Alcuni atleti più tecnici, tra i quali Roger Federer, ritengono invece che con il dampeners si perda di sensibilità nel colpo, per cui preferiscono non farne uso.
Fino agli anni Novanta la funzione oggi svolta dai gommini era affidata a dei comuni elastici che tenevano in tensione le corde assorbendo parte delle vibrazioni, mentre, in tempi più recenti, alcune case produttrici hanno messo in commercio racchette con “antivibranti di serie”, ossia degli inserti in gomma posti alla base delle corde verticali centrali.
5. PERCHÉ I CAMPI DA TENNIS HANNO LA TERRA ROSSA? La tradizionale terra rossa dei campi da tennis sulla quale si giocano alcuni tra i più importanti tornei del mondo come il Roland Garros e gli Internazionali d’Italia, è tale in quanto ricavata dal materiale di scarto derivante dalla produzione dei mattoni utilizzati in edilizia. Più è fina la triturazione del materiale, più il manto (steso sopra a terra battuta e argilla) risulta di buona qualità.
Oltre alla terra rossa, in alcuni tornei negli Stati Uniti si utilizza una particolare terra verde (detta hawaiana) che si ricava dalla frammentazione del basalto. C’è poi stata la terra blu, colorata artificialmente per ragioni di sponsor e televisive (la pallina gialla risaltava di più) e testata al torneo di Madrid del 2012, esperimento che non si è però ripetuto perché tale terra è stata giudicata troppo scivolosa e rischiosa per gli atleti. Esistono infine campi in terra marrone, gialla o grigia, ma non tutte queste tipologie sono utilizzate a livello professionistico.
Tennis
TOP 5 CURIOSITÀ SUL TENNIS
Il tennis è uno degli sport più longevi del mondo, ed è pieno di aneddoti e curiosità che sicuramente sfuggono agli appassionati.
ECCO 5 CURIOSITÀ SUL TENNIS:
- 1. Perché le palline da tennis sono gialle
Dal 1972 il colore obbligatorio nei tornei è optic yellow, un giallo fluorescente che è stato scelto per permettere agli spettatori televisivi di vedere le palline durante i match, cosa che, prima di quell’anno, era molto difficile perché le palline erano bianche, quindi praticamente inesistenti agli occhi di un telespettatore.
- 2. Qual’è stato il match più lungo della storia
Gli incontri di tennis durano fino al raggiungimento di un certo punteggio e non sono limitati temporalmente, quindi possono andare avanti molte ore. Ad oggi il record per il match più lungo va all’incontro tra Nicolas Mahut e John Isner, durante il primo turno dell’edizione di Wimbledon 2010, che durò 11 ore e 5 minuti e che vide trionfare l’americano Isner.
- 3. Di chi è il servizio più veloce?
Il 12 maggio 2012, durante il match contro il bielorusso Uladzimir Ihnacik nel torneo Challenger di Busan in Corea del Sud, il tennista australiano Samuel Groth ha fissato il nuovo record di velocità al servizio, con una prima a circa 263 km/h, superando il precedente record appartenuto ad Ivo Karlović di 251 km/h.
- 4. Perché prima di servire i tennisti controllano la pallina
Il tennis è uno sport in cui anche la più piccola variabile può influenzare il gioco, per cui i tennisti, prima di servire, controllano che non ci siano segni di logoramento sulla superficie della pallina che potrebbero farla volare in una direzione imprevedibile o farle perdere la regolarità di rimbalzo sulla superficie del campo. Ecco perché la pallina appena battuta durante i propri turni di servizio tendenzialmente viene scartata.
- 5. Quanto c’è di gioco effettivo in un intero incontro
La maggior parte di un incontro di tennis è costituito dalle preparazioni al servizio e dalle pause di gioco, mentre il gioco vero e proprio ricopre meno del 20 % dell’intero incontro. Ad esempio, in un match di due ore, la palla in media è in gioco per non più di 30 minuti.
Tennis
SINNER CAMPIONE: VINCE GLI ATP DI PECHINO
Prima vittoria per l’altoatesino contro il russo Medvedev dopo i 7 incontri e quel gesto antipatico del russo alle Finals di Torino nel 2021 dove, dopo un 6-0, sbadigliò in faccia all’allora vent’enne Sinner come a dire “Tutto qui?”
Il tennista Italiano risponde oggi con una vittoria in 2 set, vinti entrambi per 7-6, mettendosi esattamente alle spalle del russo in classifica,posizione già conquistata nella vittoria in semifinale contro Alcaraz.
Simpatico Panatta sui social che in un video messaggio dice:
“Sinner ha battuto, anzi ha preso proprio a ‘pallate’ Alcaraz a Pechino ed è in finale, ma soprattutto ha raggiunto il n.4 della classifica mondiale, come feci io tanti anni fa, e mi ha eguagliato. Non ci crederete ma sono molto contento, per lui perché è un bravissimo tennista e mi dicono che è anche un bravissimo ragazzo e finalmente non mi chiamerete più”.
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