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Novità in arrivo per le Scommesse Sportive
Ci siamo! Giocata minima a 1 euro e vincita massima a 50.000 euro. Cash out, handicap asiatico e possibilità per il concessionario di correggere una quota sbagliata
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto con il nuovo regolamento concernente la disciplina delle scommesse a quota fissa su eventi sportivi diversi dalle corse dei cavalli e su eventi non sportivi, tante le novità che saranno introdotte a partire dal 28 ottobre prossimo.
Si tratta di novità annunciate circa 3 anni fa ma che non trovarono però realizzazione.
GIOCATA MINIMA E VINCITA MASSIMA
La posta unitaria di gioco per le scommesse a quota fissa è stabilita in cinque centesimi di euro (invece di 1 euro), mentre l’importo minimo per ogni ricevuta di partecipazione giocata non può essere inferiore ad un euro (in precedenza il minimo era 2 euro). Innalzato infine il limite massimo di vincita, che passa da 10mila a 50mila euro.
CASH OUT
I concessionari potranno pagare una scommessa ai giocatori o di rinegoziarla, prima che l’ultimo evento che fa parte della giocata si realizzi. La quota di vincita risulterà ridotta ma l’utente avrà la certezza, qualunque cosa capiti prima della fine dell’avvenimento, di incassare almeno una buona parte della vincita iniziale.
HANDICAP ASIATICO
Il concessionario attribuisce un handicap alla squadra favorita in maniera tale da poter offrire quote migliori sull’evento. L’esito delle scommesse può risultare, oltre che vincente o perdente, anche per metà a rimborso e metà vincente o perdente.
QUOTE SBAGLIATE
E’ una situazione che si crea quando un bookmakers offre oggettivamente una quota fuori mercato. Si tratta di eventi molto rari ma possibili. Fino ad oggi i concessionari erano costretti a pagare, riservandosi di presentare ricorsi in Tribunale contro una possibile frode. Con il nuovo regolamento, in caso di quota palesemente sbagliata, il concessionario potrà richiedere all’ADM la verifica dell’errore ed il ricalcolo della quota da assegnare all’evento coinvolto dall’errore.
Non resta che attendere adesso la pubblicazione del PROTOCOLLO di Comunicazione in modo da integrare tutte queste novità.