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F1, Red Bull e i sospetti sul budget cap

Un’investigazione sul budget cap vede lo sforamento da parte di diverse scuderie quali Red Bull.

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Fonte: SportMediaset

ASingapore Max Verstappen gioco il suo primo matchball per la riconferma iridata ma il weekend che apre la tournée overseas del Mondiale “scatta” con le indiscrezioni che riportano indietro l’orologio (anzi, il cronometro) di alcuni mesi, relative all’apertura di un’investigazione della Federazione Internazionale dell’Automobile circa il possibile sforamento (lo scorso anno, appunto) del Budget Cap da parte di tre squadre impegnate nel Mondiale, tra le quali dovrebbero esserci Aston Martin e addirittura Red Bull, qust’ultima Campione del Mondo Piloti con lo stesso Verstappen (che compie oggi venticinque anni) e seconda nel Mondiale Costruttori dietro alla Mercedes. L’argomento tende a farla da padrone nel paddock di Marina Bay, perché suscettibile di riaccendere il fuoco sotto i (tanti) veleni della scorsa stagione. Non ci sono attualmente certezze sulle squadre coinvolte e sull’effettivo avvio dell’investigazione federale che potrebbe sfociare in una maxi-multa o in una decurtazione di punti iridati. Nulla che possa rimettere in forse la storia recentissima del Mondiale (il titolo 2021 di Max). Casomai ridare interesse alla stagione in corso, anche se il vantaggio dell’olandese nei confronti della concorrenza “diretta” è abnorme: centosedici punti sul ferrarista Charles Leclerc. Senza dimenticare che l’eventuale sforamento 2021 avrebbe ripercussioni dirette sulla stagione in corso, che il binomio Verstappen-Red Bull sta dominando, al netto del solco scavato – a livello tecnologico – dal passaggio ad una generazione di monoposto, anzi ad una nuovo concetto di Formula Uno.  L’accusa arriva anche dal team principal della Mercedes, Toto Wolff. “”L’indagine riguarda lo sforamento del Budget Cap. Si parla di milioni di dollari, è la differenza tra vincere e perdere. Non riguarda solo il 2021, ma anche il 2022 e il 2023. Noi abbiamo fiducia nella trasparenza e nella leadership della Fia. Il budget cap è una delle parti più importanti del nuovo regolamento, per avere tutti sullo stesso piano. Per questo dobbiamo capire cosa è successo”. “Siamo molto preoccupati – ha poi aggiunto – . Se noi sappiamo che possiamo spendere 5 milioni di dollari in più senza una grande penalità lo facciamo. Che cosa mi aspetto? Per prima cosa vedere la leadership e la trasparenza della Fia, poi capire quali sono le conseguenze”. Il problema riguarda anche “il 2022 e l’anno prossimo, perché lo sviluppo per l’anno prossimo è già stato fatto”.

L’argomento tende a farla da padrone nel paddock di Marina Bay, perché suscettibile di riaccendere il fuoco sotto i (tanti) veleni della scorsa stagione. Non ci sono attualmente certezze sulle squadre coinvolte e sull’effettivo avvio dell’investigazione federale che potrebbe sfociare in una maxi-multa o in una decurtazione di punti iridati. Nulla che possa rimettere in forse la storia recentissima del Mondiale (il titolo 2021 di Max). Casomai ridare interesse alla stagione in corso, anche se il vantaggio dell’olandese nei confronti della concorrenza “diretta” è abnorme: centosedici punti sul ferrarista Charles Leclerc.

Senza dimenticare che l’eventuale sforamento 2021 avrebbe ripercussioni dirette sulla stagione in corso, che il binomio Verstappen-Red Bull sta dominando, al netto del solco scavato – a livello tecnologico – dal passaggio ad una generazione di monoposto, anzi ad una nuovo concetto di Formula Uno. 

Quello che è certo, è che l’indagine è reale. “Irregolarità sul budget cap”, ha confermato il team principal della Mercedes, Toto Wolff.

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